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.......CHIRURGIA PLASTICA E PSICOLOGIA .......

 

 

Mastoplastica additiva, Rinoplastica, Liposuzione, sono solo alcuni degli interventi estetici più richiesti. Ma è sempre giusto operare, quando il chirurgo deve dire no?

Una lieve correzione del naso, un seno troppo piccolo o delle rughe di troppo possono diventare un problema ed a quel punto possiamo risolverlo ricorrendo ad interventi estetici.

Perchè a volte l'operazione chirurgica non è sempre risolutiva? Forse il disagio non è solo fisico, ma c'è qualcosa di più? Qual'è il confine tra un sano desiderio di piacersi ed una patologica forma ossessiva?

Il DSM-IV-TR (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder) classifica tra i Disturbi Mentali Somatoformi: il Disturbo di Dismorfismo Corporeo.

Le persone che soffrono di questa patologia sperimentano una forte preoccupazione per un difetto fisico, che può essere immaginario o reale , nel caso in cui sia effettivamente presente viene ingigantito, al punto da provocare un disagio significativo o una menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

Tali preoccupazioni vengono definite come estremamente dolorose, tormentose e difficili da tenere sotto controllo.

Molte delle persone con questa patologia non riescono ad ammettere la difficoltà causata dai sintomi e tentano di ignorarli, altre invece tendono a guardarsi continuamente allo specchio.

Tali preocupazioni possono riguardare lamentele circa l'avere capelli troppo sottili, il naso storto , una brutta pelle e quant'altro.

Uno studio condotto da Veale et al nel 1996, ha individuato tra le zone più coplite : il naso con il 46%, i capelli con il 35%, la pelle il 36% ed infine gli occhi con il 16%.

La preoccupazione eccessiva per una o più parti del proprio corpo è seguita da una serie di comportamenti compulsivi, che hanno lo scopo di esaminare, migliorare o camuffare la zona colpita.

Tra questi comportamenti ritroviamo anche il ricorso ad operazioni chirurgiche ripetute o ad altri trattamenti di tipo medico.

Vi sono inoltre altre patologie psichiche connesse alla ricerca di sottoporsi ad interventi estetici, Secondo uno studio condotto da Napoleon et al infatti, il 25% dei pazienti che si vogliono sottoporre ad interventi estetici soffre del Disturbo Narcisistico di Personalità e la motivazione di questi pazienti sembra essere quella di ricercare in modo affannoso una bellezza ideale o di voler recuperare la perduta giovinezza.

La ricerca condotta da Napoleon, evidenzia che il 9% della popolazione che si rivolge alla chirurgia estetica ha un Disturbo Boderline di Personalità; mentri il 4% presenta un Disturbo Ossessivo Compulsivo.

Questi dati sottolineano quanto sia importante la connessione tra psicologia e chirurgia estetica.

Concludendo ritengo che sia importante considerare bene le motivazioni che spingono l'individuo a ricorrere all'intervento, in quanto è necessario distinguere tra richieste “sane”, per le quali l'intervento è indicato e può portare la persona ad una maggior sicurezza in se stessa e nei confronti del mondo esterno, da richieste “malate” che nascondono patologie psicologiche per le quali il trattamento necessario è di tipo psicoterapeutico e/o psichiatrico.

 

TRATTO DA (Delt@ Anno VII, N. 149-150 del 10-11 Luglio 2009)