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PSICOLOGIA DELL'ANZIANO

In Italia il 17% della popolazione ha più di 65 anni , aumentano gli ottantenni e si affacciano i novantenni e centenari..
In Italia il 17% della popolazione ha più di 65 anni , aumentano gli ottantenni e si affacciano i novantenni e centenari..

In Italia il 17% della popolazione ha più di 65 anni , aumentano gli ottantenni e si affacciano i novantenni e centenari.Questi danno fanno sì che l'attenzione verso questa fase del ciclo di vita sia sempre maggiore.Da uno studio che è stato condotto, sembrerebbe che nel 2050 si assisterà ad un aumento della vita media, con un aumento delle persone con più di 65 anni fino ad oltre il 25%.Nell'invecchiamento mentale troviamo coinvolti, da un lato gli aspetti cognitivi e dall'altro quelli psicologici. Tra i primi riscontriamo una compromissione della memoria, difficoltà di apprendimento, riduzione della capacità di ragionamento ed un rallentamento dell' attenzione; per quanto concerne gli aspetti psicologici invece ritroviamo: insicurezza, un'accentuazione delle caratteristiche di personalità, la visione di sé nel tempo ed una modificazione dello stato affettivo.

Tra le patologie più diffuse nella fase di vita dell'invecchiamento ritroviamo: la depressione, i disturbi d'ansia e le demenze.La depressione dell'anziano è molto diffusa e le statistiche in merito all'incidenza della patologia sottolineano come questa sia maggiormente diffusa nelle persone che vivono in comunità.Tra i disturbi dell?umore il più frequente è quello Distimico (DSM IV) che spesso si associa alla presenza di malattie croniche, vedovanza e pensionamento.L'ansia colpisce circa il 10-15% della popolazione anziana, il sintomo principale è spesso rappresentato da una sovente lamentazione fisica che spesso maschera il disturbo determinando un inquadramento diagnostico tardivo.La demenza ,infine, determina una perdita delle funzioni intellettive tale da interferire con le attività di vita quotidiane della persona.Quando sono presenti tali problematiche vengono effettuati trattamenti specifici in cui si interviene sui processi emozionali, sull' autoefficacia , l'autostima etc..E' importante che venga scelto un atteggiamento Propositivo, Preventivo e Riabilitativo. Bisogna dare un senso alle fasi avanzate della vita ed allontanare la non autonomia, promuovendo ed incentivando un miglioramento globale della qualità di vita della persona..

 

a cura della Dr.ssa Valentina Bimbi